Brasato di casa mia

DSC_0417Questa è la ricetta del Brasato che si faceva a casa mia fin da quando ero bambina, è una delle poche ricette che faccio con la pentola a pressione – vi dirò la verità, non la amo molto, ma per certe cotture lunghe è comoda. C’è il ricordo di un profumo che si sentiva arrivando a casa da scuola, sin dalle scale, e la voglia di mangiarlo mi faceva fare i gradini a due a due; probabilmente tutto il caseggiato sapeva che quel giorno sulla nostra tavola c’era uno squisito brasato.

INGREDIENTI:

– 900 gr. di codone o cappello del prete
– 1/2 bottiglia di vino rosso
– 2 carote
– 2 gambi di sedano
– 1 cipolla
– 4 chiodo di garofano
– 2 foglie d’alloro
– 3 cucchiai di passata di pomodoro
– 1 dose di dado granulare di carne ricco
– burro q.b.
– olio q.b.
– sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE: Mettete nella pentola il burro e poco olio e fate rosolare e sigillare bene da ogni lato la carne (attenzione, durante questa operazione non usate mai la forchetta per girare la carne, ma palette di legno o plastica). Quando sarà pronta salate e pepate, poi aggiungete il vino e lasciate evaporare un po’, poi aggiungete le verdure tagliate a pezzi e le spezie e fate insaporire, quindi aggiungete la passata diluita con un pò d’acqua ed il dado, se vedete che è necessario aggiungete ancora un pò d’acqua. Chiudete la pentola e all’inizio del sibilo abbassate la fiamma e calcolate 60 minuti.
Passati i 60 minuti spegnete la fiamma, fate sfiatare la pentola, aprite, mettete da parte su un tagliere la carne e nel frattempo passate col minipimer il sugo rimasto nella pentola e poi regolatevi, se vi sembra troppo liquido riaccendete la fiamma e fatelo addensare, se è troppo denso aggiungete un pò d’acqua calda.
A questo punto preparate il piatto di portata, tagliando le fette di carne e mettendo il suo sugo, sia sopra che di lato, così ognuno può aggiungerne a piacimento.
Vi do una dritta in più: di solito il sughino avanza sempre un pò, ma non pensate di buttarlo, mettetelo in freezer e quando ne avete voglia lo scongelate e ci condite o una pasta o ancora meglio dei ravioli con il ripieno al brasato. Anche se avanza poca carne, tritatela nel sugo, sembrerà quasi un ragù.

N.B. Per questa ricetta bisognerebbe usare il Barolo come vino, ma va bene un qualsiasi vino rosso bello corposo. Io, come avete visto dalle foto, lo servo con un purè, ma va benissimo anche con una bella e fumante polenta.

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Saluti Mamma G.

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